International Day of Light

International Day of Light

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Simbolo di sviluppo, progresso e contemporaneità - ma anche di visione e immaginazione - la luce è da sempre un elemento chiave dell'evoluzione culturale e artistica di Visionnaire.

I progetti di illuminazione, concepiti in collaborazione con diversi artisti e designer, hanno portato alla realizzazione di vere e proprie opere d'arte, a conferma del percorso verso l'Art Design intrapreso dal brand.

Ancora una volta Visionnaire si pone come realtà artistica e produttiva unica nel panorama del design italiano, in quanto è in grado di interpretare il rigore di luci di natura tecnica con uno sguardo legato non solo ad un aspetto decorativo, ma più profondamente al mondo artistico, coniugando sapienza artigiana con unicità e funzionalità, visione a realtà.

Materiali preziosi, tecniche di lavorazione secolari, innovazione e creatività. Elementi che il marchio ha sviluppato attraverso la sua peculiare capacità produttiva in un dialogo con la funzione e le caratteristiche tecniche del prodotto.

 

Durante il mese della Giornata Internazionale della Luce, Visionnaire ripercorre il processo creativo di alcuni progetti di illuminazione presentati nell'ultimo anno. Attraverso questi progetti il ​​brand esprime l'intimo legame tra luce, arte e cultura, valorizzando il ruolo della tecnologia ottica nella conservazione del patrimonio culturale.

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ARACEA

Aracea è un progetto innovativo e romantico che combina la sua funzione di illuminazione, attraverso l’uso di LED ultraslim, e la forma botanica con una linea sottile ed elegante. 

Aracea, disegnata da Gupica, si ispira ad una liana con grandi foglie ovali e cuoriformi. Presenza delicata e al tempo stesso iconica è il frutto di una riflessione sulla dicotomia naturale/artificiale come costante/variante del rapporto uomo natura. Le forme naturali si semplificano fino a diventare le componenti di un oggetto funzionale. La sorgente luminosa a led, come linfa vitale, passa attraverso la nervatura centrale della foglia producendo un tipo di illuminazione diretta, una possibilità di orientamento che simula i movimenti naturali di una foglia. La lampada è dotata di un pratico sistema dimmer che permette di poter modulare l’intensità luminosa al fine di assicurare un benessere visivo. La sua modularità permette la declinazione nei modelli, lampada da terra, muro, tavolo, sospensione, cielo terra.

 
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CALLIA

Callia, progetto di ispirazione fitomorfa firmato da Alessandro La Spada, sviluppa un gioco di riflessi, ombre e “chiaroscuri” unici. La realizzazione di Callia è molto delicata e complessa.

La “foglia” naturale, motivo distintivo di questo progetto, è costituita da una sottile lamiera di acciaio che viene tagliata al laser e poi, con un'apposita dima, viene piegata e curvata allo stesso tempo.

Callia crea immagini e visioni sulla parete trasformando lo spazio circostante e rappresenta lo sviluppo del concetto di unicità materiale e immateriale. La presenza di dischi in marmo arricchisce la struttura principale e la trasforma in un'opera d'arte, simbolo della massima espressione del savoir-faire italiano.

 
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ROCK

Le lampade Rock, disegnate da Alessandro La Spada, sono definite dal designer come un oggetto terapeutico. Frammenti di onice, paiono come piccoli iceberg sospesi nel vuoto sostenuti da una leggera struttura metallica dall’andamento irregolare. Moduli led animano le pietre naturali e attivano le risorse energetiche dell’osservatore infondendo una sensazione di calma.

Il lampadario Rock punta a creare una dimensione visionaria grazie alle sue forme irregolari ma allo stesso tempo ben definite, con elementi sospesi tra cielo e terra. Nuvole fluttuanti o meteoriti cadenti, avvolti da un bracciale di metallo. La luce attraversa l'onice, evidenziando sfumature, colori e venature. Rock crea un'atmosfera di magia e stupore per chi lo ammira.

Un ossimoro tra forme, dimensioni e volumi.

 
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REBEL

La famiglia di illuminazione Rebel, disegnata da Alessandro La Spada, coniuga l'ispirazione del progetto nel mondo della tecnologia con la preziosità della lavorazione artigianale e l'unicità di un design vicino al linguaggio dell'arte in modo sofisticato.

Rebel richiama un sistema di parabole e antenne che intercettano i segnali radio e si trasforma in una scultura composta da preziosi diffusori in onice retroilluminati ricavati da una lastra di basso spessore. Disponibile nelle versioni lampadario, applique, lampada da tavolo e specchio, Rebel ha una struttura portante in tubo metallico e diffusori in acciaio di forma conica contenenti un sistema di illuminazione a LED. I diffusori sono collegati allo stelo centrale tramite bracci tubolari.

 
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MOON-EYE

Decorativa ed essenziale al tempo stesso, questo progetto firmato da Mauro Lipparini rimanda a pensieri asiatici. Moon - Eye è il suo nome ed il suo racconto: un disco in quarzite galleggia tra l’esile struttura in massello di legno con tenacia, delicatezza e, come un sospiro, si illumina.

La famiglia Moon-Eye è composta da lampada da tavolo, lampada da terra e applique con diffusori in onice o quarzite con telaio portante in massello di noce canaletto trattato a poro aperto. Ispirazione Zen per un pezzo in cui la leggerezza delle forme è in contrasto con la matericità dei materiali. Fraseggio minimale per un'eleganza eccezionale.

 
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SPUTNIK

La famiglia di luci Sputnik, disegnata da Draga & Aurel e ispirata al retro-futurismo, è realizzata con una maglia di ottone in grande scala che sta a sottolineare il forte legame e la contaminazione con il mondo della moda della Space Age. Compagno di viaggio ma anche famosa navicella spaziale; e ancora, nome propiziatorio che ci ricorda che è fondamentale avere grandi sogni e porsi domande importanti.

Le illuminazioni Sputnik si compongono di molteplici elementi romboidali che ne definiscono una composizione ad “origami” di metallo. Le linee di queste lampade disegnano un motivo frattale, in cui le superfici metalliche riflettono luci che proiettano ombre sceniche tutt’intorno. Gli artisti hanno saputo sviluppare il concetto di luce contemporanea attraverso linee pulite declinate in senso decorativo, ma con un alto approccio artistico.

 
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FLORO

Floro, disegnata da Alessandro La Spada, è il risultato di un dialogo con il mondo della moda, in quanto queste lampade si ispirano al design dei gioielli americani dei primi del '900. Un sottile bracciale in metallo dalle forme morbide avvolge il luminoso “polso” del diffusore in vetro opale con finitura sabbiata, impreziosito da piccole inclusioni in foglia oro.

Questa famiglia di lampade è composta da capsule in vetro di Murano divise in due parti e poi unite nella parte centrale e presentano piccole punte d'oro ottenute applicando una sottilissima lamina d'oro sul vetro a cottura ultimata. Durante la cottura la pellicola si disintegra e si disperde all'interno del bicchiere, creando una serie di puntini dorati sulla superficie della capsula.

Floro è un vero gioiello luminoso in quanto racchiude in sé elementi preziosi e tradizioni come la secolare lavorazione del vetro di Murano e della foglia d'oro. Design e moda dialogano in questo progetto: un inno all'artigianato italiano.

 
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AKIRA

Natura e Oriente si fondono in questo prodotto dalla sfumatura decadente. Così Alessandro La Spada descrive la sua creazione: “Akira è la trasposizione degli antichi ventagli giapponesi “UCHIWA”. Le foglie disposte a raggiera, sorrette da esili fusti, assumono tratti fitomorfi che sembrano danzare ”.

Akira è un lampadario in cui sottili rami di ottone sospendono dinamicamente i loro petali e lucciole LED illuminano il fogliame fitomorfo, arricchito da imbottiture e ricami iconici.

 
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BOREAL

Boreal, un progetto a firma di Marco Piva, si compone di tre diversi elementi.

Bilbo, Kael e Kalgan sono plafoniere caratterizzate da valori estetici insoliti, che creando forme e composizioni definite dal contrasto tra vetro e metallo, in una sorprendente sintesi formale.

I materiali e le forme trasmettono, attraverso il loro raffinato accostamento, preziosità, valore ed eccellenza.

 
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FIRENZE – MILANO - ROMA

Queste famiglie di lampade, disegnate da Armando Bruno e Alberto Torres, si ispirano ai temi iconici architettonici delle città storiche italiane da cui derivano i nomi stessi. Le cupole delle città di Roma e di Firenze e le guglie della città di Milano sono gli elementi geometrici che, uniti al marmo, richiamano appunto la storia dell’arte e l’italianità.

Se nel disegno finale le forme e gli elementi sono un richiamo preciso all’architettura, nella realizzazione invece si percepiscono le scelte di un linguaggio estremamente contemporaneo. L’uso di tecnologie per alleggerire il marmo, l’utilizzo dei led e dei metacrilati, la lavorazione di alcuni metalli hanno portato alla realizzazione di prodotti tecnologicamente contemporanei ma con un’estetica Visionnaire. Le forme sono poi declinate in modo da realizzare tutti i prodotti utili per totalizzare gli ambiti e gli spazi dell’interior design.

 
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ALCAZAR

L’ispirazione per Alcázar, progetto di Edoardo Pandolfo e Francesco Palù, nasce dall’incontro di due visioni creative, e di una comune idea. La matericità organica del vetro muranese, nelle sue infinite declinazioni, permette di esaltare la bellezza intrinseca contenuta nella luce: riflessa, frammentata e ricomposta dalle imperfezioni di un materiale ancora oggi lavorato secondo tecniche millenarie, pur nel solco di un’incessante sperimentazione.

Il vetro artistico di Murano, materiale circolare e sostenibile, è dunque organico quanto la luce che lo attraversa: il lampadario Alcázar, con i suoi diffusori in opalino soffiato, riporta alla luce calida di un crepuscolo di montagna o a quella gelida e brillante di una foresta di stalattiti di quarzo.

I particolari elementi geometrici che compongono questo progetto vengono realizzati attraverso la soffiatura artigianale muranese e non attraverso uno stampo, come potrebbe sembrare. Alcázar, anche quando è spento, attraverso l’opalino riverbera un arcobaleno di luci, creando una riflessione naturale dal sapore magico.

 
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