Domenico Grenci

Domenico Grenci

Le figure ritratte da Domenico Grenci fluttuano in una dimensione fuori dal tempo, priva di ogni riferimento materiale e contingente. La scena è il vuoto, unico attore di questa scena è la donna. I volti femminili di Grenci paiono riaffiorare da una fotografia antica, corrosa dal tempo. È il bitume, materiale povero e paradossalmente greve, a creare un effetto di indefinito e di incompiuto straniante simile a quello evocato da un’immagine sfuocata o sbiadita. L’artista cerca di cogliere qualcosa di nascosto in questi visi inquietanti ed enigmatici che pongono interrogativi a cui forse nonesiste risposta; lo fa senza maltrattarli, con delicatezza, anzi, nel rispetto profondo dell’universo femminile, che è delicato e sensuale, vulnerabile e forte al tempo stesso, e cercando di estrapolarne l’essenza, in tutte le sue sfumature.

Attua ciò che egli stesso definisce una “elevatio animae”, che diviene una sorta di risarcimento di quella identità offesa dalla mercificazione del corpo e della bellezza effimera che la cultura mediatica e la moda ci impongono. Dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2007 Domenico Grenci ha ricevuto numerosi riconoscimenti: Premio per l’incisione “Morandi” (2005); Celeste Prize (2007); Goldener kentaur: European Academic Award, Monaco, (2007 primo premio); “Maggio Fiorito” Ferrara (2008 primo premio) e premio Nazionale delle Arti di Catania. L’ invito ad esporre alla 54esima edizione della Biennale di Venezia, Arsenale, Tese di San Cristoforo, conferma l’importante lavoro di questo giovane artista italiano.